Nell’ipotesi di superamento del limite di velocità, la multa può essere annullata allorquando i cartelli siano insufficienti e posti a distanza di chilometri l’uno dall’altro.

In tali termini si è espressa la Suprema Corte, con ordinanza n. 22154/16, la quale è stata chiamata a pronunciarsi sul ricorso promosso dal Comune di Casacanditella avverso la sentenza del Tribunale di Chieti che aveva rigettato l’appello con il quale era stata impugnata la sentenza del Giudice di Pace che aveva annullato il verbale della polizia locale per pretesa violazione dell’art 142 c. VIII CdS.

La vicenda riguardava un’automobilista multata per eccesso di velocità. La donna aveva impugnato il verbale essenzialmente per due ragioni: insufficienza della cartellonistica stradale e l’ordinanza dirigenziale che era stata emessa in data successiva al giorno dell’infrazione.

Ad avviso del Collegio di legittimità, infatti, la tesi della difesa non superava l’affermazione della sentenza che la presenza di ulteriori segnali, con limite di 50 Km/h, ma evidentemente su altri specifici e diversi tratti di quella estesa via provinciale, insistentemente affermata dalla difesa del Comune, non può assumere alcun minimo significato.