Luca Gos

Avvocato in Udine

Whatsapp, le chat usate come prove
Qual'è la rilevanza probatoria delle conversazioni sulla famosa app di messaggistica?

Chiunque di noi magari dopo un’accesa discussione telefonica ha pensato di tenere la chat delle conversazioni whatsapp come fonte di prova per un’eventuale giudizio. Ma qual’è il valore probatorio di tali conversazioni?

Con la sentenza numero 49016/2017 la Corte di cassazione ha dato una risposta: per l’utilizzabilità della chat è indispensabile l’acquisizione del supporto telematico o figurativo.

La registrazione di tali conversazioni, operata da uno degli interlocutori, costituisce una forma di memorizzazione di un fatto storico, della quale si può certamente disporre legittimamente ai fini probatori, trattandosi di una prova documentale,  l’utilizzabilità della stessa è, tuttavia, condizionata dall’acquisizione del supporto – telematico o figurativo contenente la menzionata registrazione, svolgendo la relativa trascrizione una funzione meramente riproduttiva del contenuto della principale prova documentale. Solo in tal modo (e quindi esaminando direttamente il supporto) è infatti possibile controllare l’affidabilità della prova, ovverosia la paternità delle registrazioni e l’attendibilità di quanto esse documentano.

Tali principi sono stati espressi dalla Suprema Corte nell’ambito del processo penale, ma certamente sono valevoli anche in ambito civilistico, anche se in questo settore del diritto la prova è meno rigorosa

Visit Us On FacebookVisit Us On Google PlusVisit Us On Linkedin