Luca Gos

Avvocato in Udine

Come Facebook potrebbe mettervi nei guai

La vita degli italiani sui social può destare l’interesse del Fisco e dei Giudici se non si rispettano le sentenze o si tenta di evadere oppure se si chiede l’assegno di mantenimento anche se non sia ha diritto.

Se per molti, pubblicare foto delle proprie vacanze o momenti di svago trascorsi con il nuovo partner sono quasi una necessità, bisognerebbe chiedersi quali risvolti potrebbero avere in un ipotetico giudizio per evasione fiscale o revoca dell’assegno divorzile.

Ebbene le foto del profilo così come le informazioni ivi contenute, per la giurisprudenza sono fonti di prova. Fisco e Magistratura da diversi anni utilizzano i social network per contestare fenomeni di evasione fiscale, inadempimenti e reati di vario genere. Post, fotografie e commenti costituiscono prove vere e proprie.

Al riguardo il Tribunale di Pesaro con sentenza n. 295 del 26 marzo 2015  evidenzia come le foto pubblicate sui social sono in grado di provare un tenore di vita elevato. Esse ritraggono infatti momenti di svago in località turistiche rinomate, soggiorni in alberghi di pregio e possesso di automobili lussuose. Gli accertamenti fiscali in questa vicenda scattano perché il marito, che deve l’assegno di mantenimento, dichiara un reddito mensile sotto i mille euro pur di non pagare nulla alla ex moglie.

Oppure, Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (decreto 13.06.2013) chiamato a giudicare sul caso di una moglie che chiedeva porsi a carico del marito un assegno di mantenimento, e lo stesso eccepiva  che la moglie intratteneva una relazione (di convivenza) con un medico ortopedico [condizione che fa cessare il diritto al mantenimento] e produceva in giudizio informazioni tratte da Facebook, dove, nelle informazioni di base relative al profilo della moglie, sotto la voce “situazione sentimentale” veniva indicato espressamente “impegnata con …..” nonché fotografie tratte dal profilo della stessa che la ritraevano con il medico ortopedico in diversi periodi dell’anno e in diverse località, anche turistiche. Il Tribunale espone chiaramente che le foto pubblicate sul profilo Facebook “devono ritenersi acquisibili ed utilizzabili: è noto, infatti, che il social network “Facebook” si caratterizza, tra l’altro, per il fatto che ciascuno degli iscritti, nel registrarsi, crea una propria pagina nella quale può inserire una serie di informazioni di carattere personale e professionale e può pubblicare, tra l’altro, immagini, filmati ed altri contenuti multimediali; sebbene l’accesso a questi contenuti sia limitato secondo le impostazioni della privacy scelte dal singolo utente, deve ritenersi che le informazioni e le fotografie che vengono pubblicate sul proprio profilo non siano assistite da segretezza […], proprio in quanto già dì per sé destinate ad essere conosciute da soggetti terzi, sebbene rientranti nell’ambito della cerchia delle c.d. “amicizie” del social network,, dovendo, al contrario, essere considerate alla stregua di informazioni conoscibili da terzi. In altri termini, nel momento in cui si pubblicano informazioni e foto sulla pagina dedicata al proprio profilo personale, si accetta il rischio che le stesse possano essere portate a conoscenza anche di terze persone non rientranti nell’ambito delle c.d. “amicizie” accettate dall’utente, il che le rende, per il solo fatto della loro pubblicazione, conoscibili da terzi ed utilizzabile anche in sede giudiziaria.

In linea con la giurisprudenza di merito anche la Suprema Corte che con la sentenza n. 37596/2014 definisce Facebbok come “Una “piazza immateriale” che consente un numero indeterminato di “accessi” e di visioni, resa possibile da un evoluzione scientifica, che certo il legislatore non era arrivato ad immaginare. Ma che la lettera della legge non impedisce di escludere dalla nozione di luogo e che, a fronte della rivoluzione portata alle forme di aggregazione e alle tradizionali nozioni di comunità sociale, la sua ratio impone anzi di considerare.”

Pertanto, se dovete mettere in vetrina la vostra vita assicuratevi prima di non aver nulla da nascondere!

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