Luca Gos

Avvocato in Udine

Danno Biologico -Eredi persona infortunata – Durata effettiva della vita

Il danno biologico da riconoscere agli eredi della persona infortunata è legato alla durata effettiva della vita della vittima deceduta prima della liquidazione per cause non ricollegabili all’incidente. Infatti, a una valutazione probabilistica connessa all’ipotetica sopravvivenza del danneggiato va sostituita quella della lesione effettivamente prodotta. Lo ha ricordato l’ottava sezione civile del tribunale di Napoli con la sentenza 9312/15, con cui è ricalcolato il risarcimento del danno da riconoscere agli eredi di un uomo che aveva avuto un incidente mentre si trovava come passeggero su una moto.

L’uomo era stato urtato alla caviglia destra da una vettura che si era repentinamente spostata sull’altra corsia senza alcun preavviso. Il giudice riconosciuta la colpa di entrambi i conducenti in misura diversa ha quindi calcolato, sulla base di una consulenza tecnica, l’entità del danno subito considerando anche che la vittima, già malata di tumore, aveva dovuto rinviare le chemioterapie di circa tre mesi proprio a causa del sinistro stradale. Ha quindi determinato la somma spettante in via ipotetica alla vittima tenuto conto della sua età e dell’aspettativa media di vita. Tuttavia, essendo la vittima deceduta a distanza di due anni e due mesi dal sinistro per cause indipendenti dal sinistro stradale, il danno agli eredi non poteva essere liquidato per intero proprio perché era caduta qualsiasi valutazione probabilistica.

Infatti, ha concluso il giudice, «in tema di risarcimento del danno non patrimoniale da fatto illecito, qualora, al momento della liquidazione del danno biologico , la persona offesa sia deceduta per una causa non ricollegabile alla menomazione risentita in conseguenza dell’illecito, alla valutazione probabilistica connessa con l’ipotetica durata della vita del soggetto danneggiato va sostituita quella del concreto danno effettivamente prodottosi, cosicché l’ammontare del danno biologico che gli eredi del defunto richiedono iure successionis va calcolato non con riferimento alla durata probabile della vita del defunto, ma alla sua durata effettiva, per quanto tenendo conto dei fatto che nei primi tempi il patema d’animo è più intenso rispetto ai periodi successivi».

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